Salone del Mobile 2025: tra eleganza giapponese, icone del design e materia viva
- Laura Orlovic
- 6 giorni fa
- Tempo di lettura: 2 min
Anche quest’anno siamo tornati dal Salone del Mobile con gli occhi pieni di ispirazione, texture da accarezzare e una valigia piena di brochure (che, sì, non leggeremo mai davvero). Ma quello che conta è l’atmosfera: un mix di energia creativa, brand che fanno la storia e tendenze che anticipano il nostro modo di abitare il futuro.
Time & Style: essenzialità giapponese che emoziona




Tra le scoperte più raffinate, Time & Style. Il loro showroom era un tempio zen nel caos creativo del Salone. Legni chiari, proporzioni equilibrate, e una cura per il dettaglio che parla sottovoce ma lascia il segno. È uno stile giapponese che ci affascina perché non è mai solo estetica: è filosofia, silenzio, equilibrio. E ci fa venire voglia di progettare case che respirano.
Boffi e Moroso: quando i grandi nomi non deludono



Poi ci sono loro, i colossi. Boffi con le sue cucine-scultura e soluzioni bagno sempre più architetturali. Moroso con imbottiti scultorei e colori audaci, capaci di raccontare storie solo con una curva. Sono aziende che non hanno bisogno di stupire con effetti speciali: la loro forza è l’identità, il saper evolvere rimanendo fedeli a sé stesse.
Armani: l’eleganza non si spiega, si vive


Armani è Armani. Potremmo chiudere qui. Ma vale la pena dire che anche quest’anno il suo spazio ha trasmesso quella sensazione di lusso sottovoce, fatto di materiali preziosi, palette calde e atmosfere ovattate. Ogni stanza sembra pensata per rallentare il tempo. E in un mondo che corre, è un lusso vero.
Salvatori: la materia che parla di casa




Abbiamo scelto di passare da Salvatori anche perché è “uno di noi”: arriva da Pietrasanta, un luogo che conosciamo e amiamo. Le sue superfici in pietra naturale non sono semplici rivestimenti, ma racconti scolpiti. Quest’anno ci ha colpito l’uso della luce radente per esaltare la texture della pietra: un’idea che vogliamo portare nei nostri prossimi progetti.
Tendenze 2025: cosa ci portiamo a casa
Dalle visite e da quello che vediamo online, ecco le macro-tendenze che ci sembrano più interessanti:
Materia viva: pietra, legno, vetro texturizzato. Il materiale torna protagonista, con superfici imperfette, tattili, autentiche.
Toni caldi e naturali: il beige vince sul grigio, il matt vince sul lucido. I colori si spengono, ma con eleganza.
Artigianalità evoluta: cuciture visibili, giunzioni a vista, dettagli che parlano di mani e non di macchine.
Contaminazioni culturali: il Giappone la fa da padrone, ma si fondono anche richiami nordici e mediterranei in modi inediti.
Spazi morbidi e multifunzione: le case diventano nidi, rifugi flessibili dove lavorare, vivere e respirare.
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